Immaginiamo di percorrere un sentiero nel bosco che costeggia un torrente, sotto lo “sguardo” delle maestose montagne alpine. Continuiamo a camminare per ritrovarci davanti ad un luogo magicamente straordinario, dove una sensazione di gioiosa libertà ci pervade.
Arrivarci non è semplicissimo, specialmente l’ultimo tratto del percorso per chi soffre di vertigini può rivelarsi un po’ difficile perché si è costretti a camminare lungo una passerella che costeggia la roccia affacciata sul fiume. Però è una fatica che vale la pena provare.
E’ quasi magica la sensazione che si percepisce immergendosi in una pozza d’acqua calda al limite di un bosco, sdraiati su pietre che sembrano volutamente create e posizionate da madre natura per permetterci di distenderci, mentre il calore dei vapori ci abbraccia e le immagini dello spettacolare paesaggio si susseguono in un caleidoscopio di colori…tra il rosso e il grigio dei sassi e il verde degli alberi e il bianco della neve. Durante l’ inverno è la presenza della neve insieme ai vapori sprigionati dalle acque calde a dare origine a sensazioni appaganti e al tempo stesso rigeneranti…sembra quasi di rinascere.
Le terme libere di Bormio, città situata nel cuore delle Alpi, sono rappresentate dalla vasca naturale di sassi, dedicata a Leonardo da Vinci, da cui prende la denominazione. Posizionata ai piedi di un torrente, raccoglie l’acqua cristallina ipertermale, solfato, alcalino, terrose, con tracce di radioattività per la presenza del Radon, che sgorga da 9 sorgenti ad una temperatura tra i 37° e i 43° C, le stesse che alimentano i Bagni di Bormio
