Queste sorgenti termali calabresi sono decantate in bizzarre leggende che raccontano di una suggestiva piscina di acqua termale, incavata in una grotta di roccia calcarea, abitata dalle ninfee che custodivano il talamo di Calipso. La donna che, come scritto nell’Odissea, seduce Ulisse inducendolo a non raggiungere Itaca.
Altri racconti sostengono che all’interno della grotta le ninfe Lusiadi custodivano il proprio segreto di bellezza, grazie alla fonte d’acqua sulfurea. Omero nell’Odissea sembra riferirsi alla piana di Sibari, al monte Sellero e alla Grotta delle Ninfe di Cerchiara, anche facendo riferimento alla Grecia, in realtà ciò di cui parla sono luoghi della penisola Calabro-Lucana.
A prescindere da varie leggende, l’interno del piccolo canyon, che custodisce la pozza di acqua che sgorga a 30 gradi di temperatura, è molto suggestivo grazie alle formazioni di roccia calcarea ed ai riflessi di luce sulla superficie dell’acqua.
Nella grotta si formano fanghi rinomati sin dai tempi degli antichi Sibariti per le loro proprietà terapeutiche. Infatti L’ acqua delle Terme di Cerchiara è classificata come omeotermale sulfurea carbonica alcalino terrosa molto utile per combattere le malattie cutanee e reumatiche.