Le Terme di Bullicame, tra le più famose per le molteplici proprietà terapeutiche dell’acqua termale, sono state nominate da Dante, come si può leggere da una stele, a sinistra della sorgente, che riporta i versi della Divina Commedia in cui è citato il Bulicame… La denominazione deriva da “bullicare” cioè bollire; infatti le sorgenti sono quasi tutte ipertermali. La temperatura dell’acqua, che si presenta trasparente e cristallina, ha una oscillazione termica che varia da 35 a 60 °C circa, ed ha una composizione sulfureo-solfato-bicarbonato-alcalino-terrose.
Il laghetto termale origina da un profondo cratere naturale da cui l’acqua esce irruentemente e tramite una canalizzazione alimenta le vasche. In queste è possibile immergersi accolti come in una sorta di “culla” generata dalla sedimentazione del magma di remote eruzioni. Fare il bagno durante le notti invernali, sotto la luce delle stelle e della luna, è piacevolmente rilassante.
La piscina più piccola che ha l’acqua più calda, ha sul fondo un fango biancastro che si può spalmare sulla pelle per avere immediati benefici. In ogni caso per chi si immerge nelle vasche termali il benessere e il relax sono garantiti.
Questo parco termale ha una singolare caratteristica ovvero è l’habitat eletto dello “rospo smeraldino”, una specie protetta per il quale è stato appositamente realizzato uno stagno per tutelarne e preservarne la specie.