La comunicazione tattile ed il naturopata
Se gli “ organi di senso” servono principalmente a permetterci di relazionarci ed interagire con il mondo che ci circonda, il tatto, in particolare è in grado di “comunicare” con gli altri ad un livello più profondo.
Mentre, infatti, la vista, l’udito, l’odorato ed il gusto ci consentono un’apertura sensoriale “ oggettiva” ma limitata, il tatto accende, nel toccante e nel toccato, sensazioni soggettive immediate che, quasi sempre, trascendono la fisicità del tocco.
Ed il nostro corpo risponde, a questa caratteristica, con tutta la sua superficie. Infatti la peculiarità del tatto è proprio l’ampiezza della sua distribuzione.
La differenza con gli altri sensi è che essi operano specificamente attraverso i relativi organi deputati alla loro attività, mentre il tatto risponde alla sua funzione attraverso i “ recettori” che sono distribuiti su tutta la pelle, dalla sommità della nuca alla punta estrema delle dita dei piedi.
Il nostro corpo diventa, allora, un’area spaziale completa a disposizione per dare e ricevere gli stimoli tattili che provengono dall’esterno.
Ed il primo stimolo d’amore lo riceviamo già al momento della nascita e nei primissimi giorni di vita dove il tocco e le carezze della mamma ci “comunicano” quel sentimento di accoglienza e sicurezza che ci conforta e ci rassicura.
E’ noto che numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che la stimolazione tattile è assolutamente indispensabile per la sopravvivenza dell’organismo e che persone private nell’infanzia di carezze ne hanno sofferto a livello di sano sviluppo fisico e psichico portandosi dietro pericolose carenze comportamentali nell’età adulta.
Tutto questo significa che quando si ama una persona l’esigenza naturale è proprio quella di toccarla, di accarezzarla così come , del resto, noi stessi facciamo con il nostro corpo quando una parte di esso è dolorante. La tocchiamo, la accarezziamo, la massaggiamo.
“Contatto”, “Carezze”, “Massaggio” : una simbiosi gestuale che risponde ad un unico obiettivo, uno scambio relazionale d’amore indirizzato a migliorare lo stato psicofisico di chi riceve tale trattamento.
Ma per arrivare a tutto questo non basta semplicemente “ toccare “,”carezzare”, “massaggiare” : occorre superare la fisicità del gesto ed operare ad un livello relazionale più profondo, un contatto che trasmetta impulsi profondi, un contatto che sia intuizione ed ascolto, una presa di coscienza del messaggio che il corpo “toccato” sta trasmettendo: una “ comunicazione tattile” che diventa essenziale perché immediata ed autentica e che sostituisce e supera il linguaggio verbale, spesse volte vuoto ed ingannevole.
Ecco allora che inizia a comprendersi l’importanza dell’intervento del naturopata in questa
“ comunicazione tattile” dove la sensibilità e la preparazione dell’“operatore del benessere” è in grado di meglio comprendere i messaggi del corpo e le sue richieste di aiuto.
Il naturopata sa che quando l’energia che scorre dentro di noi non fluisce liberamente il nostro organismo si irrigidisce, ne risente negativamente e noi, di conseguenza, stiamo male.
Il naturopata sa che, in queste situazioni, i conflitti emotivi e lo stress si impadroniscono di noi e la nostra persona, intesa complessivamente ed unitariamente come corpo-mente, perde ogni capacità di rilassarsi e, a sua volta, il mancato rilassamento esaspera la condizione di tensione.
Il naturopata è in grado di accorgersi quando questi “disequilibri psichici” si ripercuotono a livello fisico comportamentale: il corpo si contrae e si irrigidisce ed aumentano le tensioni che si scaricano a livello di articolazioni e di singoli organi ( tipici esempi possono ritrovarsi nei dolori articolari e muscolari della schiena, dolori cervicali, cefalee tensive ecc):
Ma anche gli organi interni “somatizzano” e così malattie dell’apparato digerente ( colon irritabile, gastriti ecc) ovvero tachicardie, sbalzi di pressione ecc sono sintomatici di uno stato di tensione interna e ci indicano, in modo molto chiaro, l’organo bersaglio di una situazione di stress o di conflitto emotivo.
Queste conoscenze danno allora al naturopata la possibilità di utilizzare la “ comunicazione tattile” per ristabilire il benessere psico-fisico della persona trattata cogliendo i messaggi del corpo e utilizzando lo strumento del “ massaggio” per il raggiungimento dell’obiettivo.
Sarà un contatto che andrà “oltre” il toccare fisico. Sarà un massaggio “ con…tatto” dettato da tocchi e gesti ispirati dall’attenzione, dall’accortezza, dal rispetto, dalla sensibilità. Dall’amore per l’altro e dunque…”con…tatto”.
In tal modo il contatto effettuato con “tatto”, prima di divenire massaggio sarà una comunicazione relazionale coinvolgente e profonda destinata a dare sollievo ai disagi presenti instaurarando un contatto energetico che penetrerà dolcemente nel corpo dell’altro e scioglierà le tensioni fisiche e psichiche.
GERRY CHIRO’ Naturopata